Nei centri medico-sociali, in particolare di notte, il rapporto operatori-pazienti è una sfida importante. È a questa problematica che risponde la soluzione sviluppata da
OSO-AI, start-up fondata nel 2018 da Philippe Roguedas, Olivier Menut, Gilles Debunne e
Claude Berrou, quest'ultimo anche uno degli inventori del famoso codice correttore d'errore che porta il suo nome.
Concepita fin dall'inizio come non invasiva, la soluzione si basa su un dispositivo a parete connesso al Wi-Fi, che integra microfoni e sensori, e accoppiato a algoritmi di IA capaci di rilevare in tempo reale eventi critici: cadute, difficoltà respiratorie, urla, richieste di aiuto... In caso di segnale rilevato, un allarme viene immediatamente trasmesso agli operatori sanitari tramite smartphone o tablet, permettendo loro di intervenire rapidamente.
Un'IA all'ascolto delle persone fragili
Questo sistema si basa sull'analisi di oltre 150 classi di suoni, dalle manifestazioni fisiologiche (russamenti, tosse, respirazione irregolare, vomito) ai segnali comportamentali o contestuali (spostamenti inusuali, urti, intrusioni). I modelli di apprendimento sono stati addestrati su diversi milioni di campioni sonori, qualificati manualmente dai team di
OSO-AI, con un obiettivo di interpretazione sempre più preciso e contestualmente adattato. La precisione dell'interpretazione si è affinata nel tempo, arricchita dai feedback d'uso degli stabilimenti pilota.
Premiata con diversi riconoscimenti, tra cui un Trofeo della e-salute nel 2022, la start-up ha raccolto 14 milioni di euro per accelerare il suo sviluppo, sostenuta da un posizionamento esigente all'incrocio tra tecnologia, sobrietà d'uso ed etica della cura. Nel 2024, è stata eletta Miglior start-up francese dell'anno da
EY, apprezzata per il suo impatto positivo e duraturo sulla società.
Una partnership per un dispiegamento su larga scala
Per VYV3, che gestisce oltre 1.700 strutture in Francia, la sfida non si limita all'innovazione tecnologica. Si tratta di integrare soluzioni che rispondono alle tensioni organizzative di lungo termine rispettando al contempo
i valori della cura mutualistica.
Dopo diversi mesi di sperimentazione in oltre 500 stanze,
i riscontri d'uso si rivelano incoraggianti. Come spiega Valérie Levacher, direttrice del polo accompagnamento di VYV3:
"Abbiamo potuto testare e appropriarci di una soluzione particolarmente innovativa, sia per la qualità dell'accompagnamento dei nostri pazienti e residenti, sia per l'organizzazione del lavoro dei nostri professionisti. Questa partnership dà una nuova dimensione alle nostre azioni comuni e orientate al futuro a favore della cura".
Ad oggi, più di 500 stanze sono state equipaggiate con il dispositivo,
i riscontri positivi delle squadre sul campo hanno deciso il gruppo ad accelerare il dispiegamento di questa tecnologia nelle sue strutture.
Olivier Menut, presidente di
OSO-AI, sottolinea:
"La firma di questo accordo quadro con VYV3 segna per noi un'importante tappa nella collaborazione di qualità che intratteniamo da diversi anni con questo grande gruppo mutualistico, particolarmente legato alla qualità dell'accompagnamento fornito all'interno delle sue strutture. Questo accordo dimostra tutta la pertinenza di un utilizzo su larga scala della nostra soluzione per migliorare durevolmente la qualità della vita nelle strutture".