Orange ha annunciato ieri l'integrazione dei modelli di ragionamento open-weight gpt-oss-120b e gpt-oss-20b di OpenAI all'interno della sua infrastruttura sicura e sovrana. Questo progresso segue un accordo concluso alla fine di novembre 2024, che ha offerto all'operatore telecom un accesso anticipato ai modelli di IA di punta sviluppati dalla società californiana, posizionando così Orange tra i primi gruppi mondiali a implementare queste tecnologie.
Secondo OpenAI, le prestazioni del modello gpt-oss-120b si avvicinano a quelle di o4-mini sulle principali valutazioni in materia di ragionamento, pur essendo in grado di funzionare su un unico GPU dotato di 80 GB di memoria. Il modello gpt-oss-20b, invece, mostra risultati comparabili a o3-mini e può essere eseguito su dispositivi che dispongono solo di 16 GB di memoria, rendendolo una soluzione adatta all'inferenza locale, all'iterazione rapida e a implementazioni che richiedono pochi investimenti hardware.
Un'IA sovrana al servizio dei territori
Questa collaborazione si inserisce nella strategia di Orange volta a rafforzare la sovranità digitale attraverso l'hosting locale dei modelli nei suoi data center distribuiti in 26 paesi in Europa, Medio Oriente e Africa. Questa scelta garantisce non solo la protezione dei dati sensibili e il rispetto delle normative locali, ma anche l'ottimizzazione delle prestazioni. Grazie alla sua esperienza in ingegneria dell'IA, Orange è in grado di adattare e distillare questi modelli per rispondere a casi d'uso specifici.
L'operatore potrà per esempio:
- migliorare l'esperienza cliente tramite assistenti vocali multilingue e chatbot più reattivi e precisi;
- rafforzare la qualità e la resilienza delle sue reti grazie a modelli di IA sovrani capaci di diagnosticare problematiche complesse garantendo al contempo la sicurezza dei dati sensibili;
- sviluppare soluzioni su misura per i suoi clienti, che vanno dai servizi di riconoscimento vocale all'analisi sicura dei dati,
Frugalità ed efficienza energetica: i pilastri di un'IA responsabile
Orange adotta un approccio "frugale" volto a coniugare prestazioni tecnologiche e riduzione dell'impronta ambientale. Privilegiando l'esecuzione locale dei modelli, l'azienda si assicura un controllo diretto sul consumo energetico, contribuendo a limitare le emissioni di carbonio ottimizzando al contempo l'uso delle risorse. Un approccio pragmatico che rende l'efficienza una questione tanto strategica quanto etica.
L'Africa al centro del dispiegamento inclusivo
L'inclusività digitale e lo sviluppo sostenibile del continente africano sono pilastri del piano "Lead the future" lanciato nel 2023 da Orange. Presente in 18 paesi dove coesistono numerosi dialetti, l'operatore mette al centro della sua strategia la diversità linguistica e culturale.
I modelli affinati integreranno lingue regionali per consentire alle popolazioni di comunicare più naturalmente con i servizi di assistenza, vendita o marketing. Saranno successivamente messi a disposizione in open source alle autorità locali che potranno utilizzarli per i loro servizi pubblici.